Riparte il grande tema della M/madre: mostre, film, corsi, Tuttosumiamadre

Vittoria Longoni

 

 

Il tema  universale della Madre (la Grande Madre simbolica) e quello, connesso, delle madri che tutte noi abbiamo avuto e potremmo/vorremmo essere è presente oggi con molta forza nel panorama culturale. La mostra ancora in corso a Palazzo Reale è straordinaria per varietà e potenza; chi la visita riceve gratuitamente una guida interessante che, sala per sala, spiega i motivi, le autrici e gli autori delle opere e i temi trattati, più un opuscolo che presenta la rassegna di film proiettati su questi argomenti al Museo Interattivo del Cinema in settembre.
Il tema, nei suoi vari risvolti sulla vita di donne e uomini,  è anche  al centro degli eventi del  “Tempo delle Donne” che si sta svolgendo alla Triennale nei primi giorni di ottobre.

Quest’anno a Sarzana se ne è parlato al Festival della Mente e in contemporanea Laura Lepri a Lerici ha tenuto un seminario sulla figura della madre nella letteratura.  Il tema è ovviamente sterminato, ma la curatrice ha proposto ai suoi corsisti una mini-rassegna stimolante su cui lavorare: da Grazia Deledda (“La madre”) a Elsa Morante (“Aracoeli”), a Irène Némirovsky (“La nemica”), a Emanuele Tonon (“La luce prima”), a Marco Peano (“L’invenzione della madre”), a Ornela Vorpsi (“Viaggio intorno alla madre”), e al recentissimo romanzo “Passerà anche questa” di Milena Busquets.

Ho partecipato a questo interessante seminario, nelle mattine, e nei pomeriggi-sera ho vagabondato tra i molti eventi del Festival della Mente di Sarzana. Lì ho avuto anche l’opportunità di sentire la conferenza di Massimo Recalcati sul suo libro “Le mani della madre” e anche di parlare con lui. Gli ho proposto il mio dubbio sull’immagine della madre-coccodrillo ben presente nei testi di Lacan: secondo me è un’immagine del materno fortemente congeniale al maschile.  I maschi, bambini e non, sono attratti e forse ossessionati dall’immagine di mostri coccodrilleschi o vampireschi o dinosaureschi più delle femmine. Ne ho avuto una conferma visitando la bella mostra a Palazzo Reale.

Tra tante immagini del femminile/materno ho incontrato il coccodrillo con la sua fagocitante bocca spalancata solo in un brevissimo passaggio del filmato che scorre in continuo in una delle sale.  Il resto propone un’impressionante e vasta rappresentazione del corpo femminile e materno e soprattutto le artiste lo presentano con una straordinaria varietà e potenza, senza (mi pare) riferimenti coccodrilleschi. Quando gli ho espresso il mio dubbio, Recalcati è rimasto un po’ a pensare e poi mi ha detto che  vale la pena di lavorarci sopra.


Insomma, il tema per quanto universale è tutt’altro che scontato e non è un caso che si ripresenti  con forza oggi, di fronte alle trasformazioni delle condizioni, dei ruoli e dell’ immaginario femminile e maschile  sulla maternità.

1-10- 2015